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sabato 30 giugno 2018

Copyright © Tindara Rasi





«Addio» disse la volpe. «Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.» 
«L’essenziale è invisibile agli occhi» ripeté il piccolo principe, per ricordarselo. 
«È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante.»
«È il tempo che ho perduto per la mia rosa...» disse il piccolo principe, per ricordarselo.
«Gli uomini hanno dimenticato questa verità» disse la volpe. «Ma tu non la devi dimenticare. Diventi responsabile per sempre di ciò che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa...» 
«Io sono responsabile della mia rosa...» ripeté il piccolo principe, per ricordarselo.

venerdì 22 giugno 2018




Copyright © Tindara Rasi

Dopo un grande dolore viene un senso solenne,
i nervi stan composti, come tombe.
Il cuore irrigidito chiede se proprio lui
soffrì tanto? Fu ieri o qualche secolo fa?
I piedi vanno attorno come automi
per un’arida via
di terra o d’aria o di qualsiasi cosa,
indifferenti ormai;
una pace di quarzo come un sasso.
Questa è l’ora di piombo, e chi le sopravvive
la ricorda come gli assiderati rammentano la neve;
prima il freddo, poi lo stupore, infine
l’inerzia.


Emily Dickinson

giovedì 7 giugno 2018

QUELLO CHE RESTA

Copyright © Tindara Rasi




E adesso non sono più la tua maestra,
ma rimmarrai qui, dentro la mia testa,
dentro il mio cuore 
e in mezzo ai miei pensieri
anche quando io sarò per te già ieri.

Per me sei ieri, oggi e anche domani,
sei stato il bimbo dato alle mie mani
per diventare ragazzo e uomo vero,
per fare cose di cui puoi andare fiero.


Ma in fondo io so già quello che resta:
sarò per te per sempre la maestra
e tu per me non uno dei tanti,
ma il più importante, come tutti quanti.

- Germana Bruno -

Dal piccolo coro dei "Chicchiricoro©", crescendo... alla "Corale Kids©"..
Buona vita, bambini!

domenica 3 giugno 2018



UN   CHARM




Copyright © Tindara Rasi


Alzerò le tenere viti con le spine dei rovi
strette a te come i bruchi lunghi
e ti filtrerò come da un setaccio
lasciando a parte le foglie e l’ombra
come hai fatto anche tu nel libro,
sposa!

E dopo averti filtrata e difesa
dalle piccole belve, dagli insetti grossi un carato,
dal serpente, dalle catene e dai metalli
vegetali,
lascerai che ti metta anelli alle dita, bracciali
ai piedi e altri vestiti, di fuoco.

Tudor Arghezi