domenica 15 aprile 2018


Centro Terza Età "Il posticino dell'Aga(pi)ta"

presso il locale polifunzionale "Palla al centro"

Progettato nel 2013


Copyright © Tindara Rasi



Copyright © Tindara Rasi


La vita è una cosa preziosa a tutte le età
La vita è Amore



INGRAVESCENTE AETATE
(Benedetto XVI, 11 febbraio 2013, in occasione delle sue dimissioni da pontefice)


Agli anziani si addice la sapienza”

(Siracide, 25, 5)


Alzati davanti a chi ha i capelli bianchi, onora la persona del vecchio”
(Lv 19, 32)




PRESENTAZIONE DEL CENTRO

Osservava già Cicerone che
il peso dell'età è più lieve per chi si sente rispettato ed amato dai giovani ”.

Il Centro Anziani della nostra Comunità Parrocchiale è un punto d’incontro per persone anziane, aperto a chiunque voglia farne parte, senza nessun limite di età, né limite numerico di aderenti.

Esso è sorto nel……. Su iniziativa di…………

Gli incontri si svolgono di MARTEDI’, dalle 15.00 alle 18.00, nei sotterranei della Parrocchia , in un locale utilizzato anche da altre realtà parrocchiali (Caritas, Catechismo tradizionale e AC), corredato di bagno e di cucina (attualmente poco fruibili).

Il gruppo è gestito da un responsabile (in questo caso la sottoscritta), un assistente spirituale (il diacono o il sacerdote referente) e animatori vari, generalmente volontari aderenti al centro stesso.

Gli incarichi ulteriori vengono ripartiti in base alle necessità del momento, senza ruoli fissi.

Il gruppo attualmente non si appoggia al consiglio economico parrocchiale, ma si autofinanzia in vista delle varie attività del centro, ed inoltre raccoglie liberamente anche fondi tra gli aderenti per le esigenze della parrocchia stessa.

Le finalità generali del centro sono aggregative e relazionali.


STATUTO

Gli aderenti possono partecipare liberamente a tutte le attività proposte. Ciò significa che possono partecipare ad una sola iniziativa, a tutte; possono partecipare saltuariamente; possono essere presenti per brevi periodi, per un incontro solo o per tutto l’arco dell’anno a discrezione personale.

All’atto dell’iscrizione rilasciano i propri dati e ricevono una tessera puramente formale di appartenenza al centro. Il titolare del trattamento è don…….., via ........, C.F. del pretetelefono .....…. Fax… Il responsabile del trattamento, a norma dell’articolo 13, comma 1, lettera f) è la Parrocchia, all’indirizzo del titolare; in ogni caso ognuno ha diritto di ottenere dal titolare del trattamento, la comunicazione, l’aggiornamento, la rettificazione, l’integrazione dei dati personali che lo riguardano, nonché, in generale, si possono esercitare tutti i diritti previsti dall’atr. 7 del D.Lgs 196/2003 nei modi previsti dagli art. 8 e 9 dello stesso decreto.

Secondo lo spirito proprio del centro, si impegnano a partecipare alle varie attività con slancio e con volontà fattiva, seguendo i suggerimenti del coordinatore, dell’animatore, del responsabile e del padre spirituale che li accompagna, tese a stimolare la capacità operativa degli aderenti.

Gli aderenti si impegnano anche a dare un contributo manuale e “lavorativo” al centro, qualora si rendesse necessario farlo.

Liberamente si impegnano a contribuire economicamente per sostenere le eventuali spese del centro, tramite autofinanziamenti.

Si impegnano inoltre personalmente e a rotazione all’acquisto del materiale di prima necessità (cibi, materiale per le varie iniziative) e per quello inerente alle esigenze e attività del centro, secondo turnazioni specifiche.

Infine si impegnano a mantenere i locali utilizzati puliti e in ordine.


Norme di riferimento
Delibera Consiglio Parrocchiale n. …/2013.


ATTIVITA’ PROPOSTE

Per quanto riguarda le iniziative pratiche proposte, esse possono essere sintetizzate in quattro grandi aree di competenza:



- spirituali

- di informazione

- culturali

- di svago


  • Iniziative spirituali

Nicodemo, un anziano in cerca di verità, venne invitato da Gesù a non desistere dalla ricerca di una continua rinascita nemmeno in tarda età. La pastorale di evangelizzazione o ri-vangelizzazione dell’anziano a livello parrocchiale ed anche, ovviamente, lì dove è presente la Pastorale della Terza età a livello diocesano, deve dunque tendere alla crescita della spiritualità propria di quest’età, per aiutare gli anziani a rinascere e orientarsi sempre più ad una vita continuamente rinnovata, carica di speranza, ossequiosi al dato che ” quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito ” (Gv 3, 6), e consapevoli che una sana spiritualità può nascere - o può rafforzarsi se già esistente - a tutte le età della vita.1

Momenti spirituali formativi:

- Lettura e commento di documenti magisteriali sugli anziani, in giorni da decidere durante l’arco dell’anno, con l’ausilio di specialisti del settore o con la presenza di un professore di teologia o del parroco stesso;

- Momenti brevi di preghiera e di catechesi mensili col parroco (per esempio tutti i primi martedì del mese; oppure al di fuori dei giorni di incontro del martedì, in altri momenti a parte);

- Momenti più articolati di preghiera e di catechesi in alcuni tempi forti dell’anno (Avvento, Quaresima, festa del patrono);

- Proposta di letture bibliche a tema, con catechista o formatore o padre spirituale per i “pomeriggi spirituali” da pianificare in calendario( i temi possono essere Abramo e Sara; Mosè; Zaccaria ed Elisabetta, Gioacchino e Anna; Giuseppe e Maria; Nicodemo; i patriarchi centenari; la figura dell’anziano nei vangeli; la figura dei malati anziani nella Bibbia; la saggezza degli adulti, ecc.;);

- Proposta di una giornata diocesana collettiva che raggruppi i gruppi della Terza età di tutte le parrocchie, animata dall’eventuale responsabile della Pastorale della Terza età della nostra diocesi, con la presenza del Vescovo, comprensiva di un pellegrinaggio breve, o di un convegno specialistico, o un momento liturgico/catechetico in un luogo apposito, con scambio di esperienze, confronti, dibattiti, e possibilità di pranzo o merenda comunitaria a fine esperienza.



A livello liturgico, la nostra parrocchia ha attivato liturgie specifiche per anziani (alcune di queste liturgie, se esse sono pensate solo per gli aderenti al centro anziani, devono essere lungamente preparate, annunciate da una lettera personale d'invito recapitata a tutti gli aderenti, e preparate secondo la consueta scaletta: celebrazione solenne dell'Eucaristia gestita da loro e rinfresco in oratorio, accompagnato sempre da un piccolo dono):

- 2 ottobre (festa dei nonni e festa dell’autunno… per l’autunno della vita) con una Messa d’inizio per la ripresa delle attività del centro (se esse sono state sospese in estate) e la presentazione del calendario delle attività annuali;

- 6 gennaio (festa della Befana, che prevede la partecipazione dei bambini del catechismo e degli anziani in un incontro spirituale congiunto, e in una festa pomeridiana o una cena serale insieme, con la preparazione di dolci fatti dal centro anziani e segnaposti e allestimento fatti da loro);

- 11 febbraio (giornata del malato, Messa e convegni medici);

- 8 marzo (festa delle donne.. di tutte le età, con Messa animata dalle anziane donne del centro e distribuzione di mazzetti di mimosa addobbati da loro);

- 19 marzo (festa di San Giuseppe, un “anziano” sposo di Maria, durante il quale animano la Messa i papà ma anche i nonni e gli anziani del centro);

- 8 maggio (festa delle mamme, con distribuzione delle rose o di fiori in generale alle mamme presenti, offerte dal gruppo anziani).



Altre attività collegate alle festività liturgiche e ai tempi liturgici:

- Accompagnamento in auto a Novembre, per trovare i propri cari nei cimiteri cittadini, con Messa sul luogo del parroco (questo può essere fatto a novembre, ma non necessariamente il 2);

-Decorazione di un albero di Natale con centrini, origami, palle, decorazioni realizzate dal centro anziani; oppure allestimento del presepe natalizio in parrocchia l’8 dicembre; in entrambe le occasioni, le operazioni sono accompagnate da un breve momento di preghiera organizzato dagli aderenti e dal parroco;

- Organizzazione della novena di natale o del triduo;

-Festa di carnevale con i bimbi del catechismo (la compresenza dei due gruppi aiuta l’integrazione e non la settorialità); gara di barzellette, gare di origami e presenza del clown. Questo momento verrà chiamato “Laboratorio per la promozione dei rapporti intergenerazionali”;2

- Coltivazione della veccia (germogli di grano piantati il Mercoledì delle Ceneri e fatti crescere al buio affinchè restino bianchi e non prendano la colorazione verde) per allestire l’altare della reposizione nella Settimana Santa di Pasqua, la notte del Giovedì Santo;

- Via Crucis anziani preparata da loro stessi nelle settimane di Quaresima con riflessioni personali e commenti ai brani fatti da sè, con foto e PPS realizzati da chi è pratico di fotografia e informatica. Viene previsto l’uso del proiettore per lo svolgimento della stessa nel venerdì scelto, in modo che chi non può partecipare fisicamente alle stazioni delle Via Crucis, possa seguirla da seduti;

- Incisione e/o decorazione del cero pasquale;

- Taglio, intreccio e addobbo dei rami d’ulivo o delle palme essiccate per la Domenica delle Palme. Preparazione delle ceneri dei rami d’ulivo bruciando i rami benedetti rimanenti, per il mercoledì delle ceneri dell’anno successivo;

- Raccolta di petali di rose dalle rose usate per gli addobbi negli altari, durante tutto l’arco dell’anno; essiccazione di esse; preparazione di sacchettini profumati; distribuzione dei sacchettini con i petali in occasione della festa di Santa Rita (22 maggio), devozione religiosa molto sentita, oppure in generale le domeniche del mese di maggio con una sorta di mercatino che raccolga fondi a favore della parrocchia;

- Guida del rosario nel mese di maggio e nel mese di ottobre;

- Turnazione di Adorazione del Santissimo nelle occasioni specifiche;

-Organizzazione del “pranzo dell’Assunta”, il 15 agosto (ferragosto) per gli anziani rimasti soli in città; (lo stesso vale per Natale o in altre occasioni festive, con la Santa Messa insieme, e lo scambio ufficiale di piccoli doni o di piccoli biglietti di auguri, in collaborazione con la Caritas).



In generale, a livello spirituale gli anziani possono dare la loro testimonianza nella Chiesa mediante:

- attività caritativa (impegno del tempo libero nel volontariato, in parrocchia, nelle segreteria parrocchiale, nella portineria);

- apostolato nell'annuncio del Vangelo (catechisti);

- liturgia (ministero straordinario dell'Eucaristia);

- partecipazione ai movimenti ecclesiali, alla vita comunitaria e ad iniziative di carattere ricreativo;

- contemplazione e preghiera (gli anziani vedono rifiorire nuove energie da porre al servizio degli
altri, facendo della propria vita una fervente offerta al Signore datore di vita).3


  • Iniziative di informazione

- Lettura dei quotidiani o divulgazione delle informazioni più importanti, in collaborazione con l’Ufficio Stampa della Parrocchia da me gestito;

- A livello di attività pratiche: realizzazione di un giornalino mensile e bimestrale del gruppo e della parrocchia, da divulgare tra gli aderenti al centro, con foto e resoconto delle varie iniziative attuate nei mesi precedenti, con notizie e documenti importanti e relativi commenti, sia della vita ecclesiale, che della vita sociale;

- Convegni medici, o con specialisti del settore sociale, su testamento biologico, muove frontiere della medicina, assistenza pensionistica, disbrigo pratiche;

- Corsi di educazione all’invecchiamento da parte della Asl o di personale competente in materia; convegni di geriatria;

- Corsi di preparazione “dal lavoro al pensionamento”;

- “Laboratorio per la promozione dei rapporti interculturali” (se ci sono presenti stranieri nel gruppo anziani, o badanti dei presenti che provengono da altre nazionalità). A questo si possono aggiungere: corsi di balli interculturali, corsi di lingua straniera, iniziative volte a rafforzare conoscenze di territori, usi, cucina etnica, etica comunitaria, ascolto di musiche e canti stranieri, dibattiti a tema di specialisti del settore, consigli legali su eventuali problematiche (come mettere in regola un lavoratore straniero, una badante, ecc.); adozione di un bimbo straniero; aiuto e sostegno economico per una scuola o una comunità straniera (es.; adottare una famiglia del Kosovo  o contribuire a ricostruire la parrocchia di San Giuseppe – omonima alla nostra - a Pjetershan, Kosovo).

- Collaborazione con Assistenti Sociali per eventuali necessità o chiarimenti su tematiche specifiche dell’anziano; collaborazione della Asl (con numeri diretti di chiamate in caso di emergenza sanitaria);

-Collaborazione con la Caritas nei casi in cui ciò è necessario, in soggetti economicamente più deboli e poveri, agevolando il passaggio di informazioni sulle modalità di fruizione della stessa e sulla possibilità di accesso ai suoi servizi.




  • Iniziative culturali

- Due gite-pellegrinaggi in località non troppo distanti fatte a inizio attività, in autunno, e a fine attività, a maggio-giugno, tramite auto personali, autobus o piccoli pulmini, con visite culturali ad un luogo turistico o ad un santuario, o semplicemente come ritiri spirituali in luoghi appositi, con momento conviviale, momento catechetico e celebrazione della Messa. Le gite fuori porta possono essere previste anche solo di mezza giornata, in modo che non si affatichino troppo gli aderenti;

-Progetto “Il Giornalino”: realizzazione, a cura della sottoscritta, di un giornalino con i loro consigli, le foto delle attività, le ricette casalinghe, i racconti degli accadimenti al centro Terza età, le poesie, le altre attività;

- Progetto “Sii un poeta”: una giornata a parte o inserita in altre occasioni comunitarie della parrocchia, durante la quale gli anziani del centro leggono poesie scritte da loro, in una sorta di reading letterario; o gareggiano con rime estemporanee secondo l’uso toscano. Si può pensare anche ad allestire un piccolo concorso di poesia per il gruppo in sé, o esteso ai bambini del catechismo o a tutta la parrocchia;

-Progetto “Io fotografo”: corsi di fotografia fatti da specialisti del settore; allestimento di una mostra fotografica denominata “Una volta… e ora”, con le foto degli aderenti da giovani e da anziani4; proiezione con videoproiettore delle foto man mano fatte al centro anziani alla fine delle attività annuali, magari nei periodi estivi che non prevedono attività(le spese per la stampa delle foto sono alte e non proponibili nemmeno con l’uso degli autofinanziamenti, né da parte dei responsabili del gruppo, a loro spese);

-progetto “Angolo verde”: corsi di conoscenza dell’ambiente magari con esperti del settore, giardinieri, forestali; corsi di ikebana o composizione di fiori (utile mansione anche per l’allestimento degli altari in chiesa);

- progetto “Pianticelle di Dio” per anziani autosufficienti con il Comune, sull’uso gratuito di orti e giardini in città, da far accudire e valorizzare dagli anziani; o più semplicemente: giardino parrocchiale accudito dagli aderenti, con acquisto e trapianto di fiori per aiuole in una giornata di primavera da pianificare; o meglio ancora di alberi che vivano a lungo e siano simbolo di vita duratura, ognuno con il nome di chi l’ha piantato;

-progetto “Consiglieri e s-pensieri (delle piccole violette mammole)”: gli anziani all’asilo della nostra parrocchia. Gli anziani al catechismo. Scambio culturale e relazionale tra fasce d’età diverse. Proposte di attività congiunte in alcuni momenti dell’anno (origami, sculture di palloncini intrecciati, ecc.);

-Progetto “Musica classica”: previsti concerti di musica da camera o musica d’insieme per tuta la parrocchia, fruibile in particolar modo, ovviamente, anche dagli anziani. Sulla stessa linea progettuale, potrebbero essere pensati momenti musicali con fisarmoniche, con musiche tradizionali, con cantanti di cover degli anni passati, con canzoni melodiche italiane, con canti gregoriani da Sant’Antimo, ecc.;

- Corsi di espressività (“Io mi metto in gioco”): canto, teatro, ballo figurato, ginnastica, pittura, poesia, fotografia, racconti, per sostenere la cura del sé e della propria storia (individuale e collettiva) come fattore centrale dell’identità sociale degli anziani attraverso l’uso del corpo, del movimento, della voce, della capacità di veicolare e comunicare emozioni ad un pubblico ampio;

- Proposta di libri da leggere e da commentare in gruppo;

- Visione di spettacoli teatrali in loco; realizzazione di spettacoli teatrali allestiti direttamente dagli aderenti al Centro terza età, su copioni brevi, proposti di volta in volta;

- Proiezione di film con autorizzazione Siae da Firenze nel salone parrocchiale;

- Corsi di pasticceria e decorazioni di dolci; o di cucina e ricette nazionali ed internazionali, in collaborazione con l’Istituto Alberghiero della città o con esperti di pasticceria locale;

- Corsi per “stili di vita sani ” e per “attività motorie” da proporre in sede;

- Corsi di alfabetizzazione tecnologica (è necessario pensare a postazioni internet e computer funzionanti);

- Corsi di lingue straniere.


  • Iniziative di svago

Esempi di attivita' e laboratori per sviluppare la creatività.
Laboratori per lavori manuali:
- Modellismo;
- Bricolage (piccoli lavoretti di falegnameria artistica per gli uomini);
- Origami (arte di piegare la carta).

Laboratori creativi:
- Creare candele; decorarle;
- Decoupage di oggettini per la casa;
- Cucito (e relativo allestimento di un mercatino);
- Ricamo, uncinetto, per realizzare l’arredo tessile della parrocchia, o in occasione per esempio del corredo da realizzare per un seminarista della parrocchia che riceve il sacramento del sacerdozio;
- Cucina, scambio di ricette, dolci per la befana.

Corsi di espressività:
- canto, teatro espressivo, pittura, fotografia, poesia, racconti.
- realizzazione di PPS per la parrocchia con programmi di grafica pubblicitaria.


Esempi per attivita' e laboratori per sviluppare la socializzazione.
(Si possono svolgere internamente ai locali o, nei tempi primaverili ed estivi, esternamente ad essi)

Momento della merenda insieme.
Momento del thè.
Anguriata in estate.
Pizzata una sera tutti insieme nei locali del centro.

Tombola e tombolino
Carte, dama, scacchi.
Tornei a squadre fra anziani e bambini: freccette, lancio dei cerchi, corsa col cucchiaio, bocce in giardino.

Canto e coro degli anziani.
Karaoke con gare di canto.
Fisarmonica dal vivo con ballabili.
Musica dal vivo in occasione di alcune feste
Danze dal mondo.
Ballo liscio.
Gare di ballo aperte a tutta la parrocchia.


Esempi per attivita' e laboratori a contatto con la natura e il creato.
Catechesi nei giardinetti della parrocchia, all’aperto.
Passeggiata insieme nel giardino parrocchiale.
Camminata dalla parrocchia, che fungerà da centro raccolta, verso direzioni di volta in volta diverse della città.5

(In collaborazione con il centro affido animali e i veterinari):
- Adozione di un piccolo animale-mascotte del centro.
- Accudimento e nutrimento dei gatti della parrocchia, o di altri animali presenti.





IL CENTRO INOLTRE PORTA AVANTI LE SEGUENTI INIZIATIVE:

Vengono festeggiati gli anniversari di matrimonio.

Vengono festeggiati i compleanni degli aderenti.

Gli ultraottantenni, nel giorno del loro compleanno, ricevono un biglietto d’augurio inviato dal parroco e dalla Comunità Parrocchiale (nel caso può anche essere pensata una Messa specifica).

Vengono inoltre inviati gli auguri per Natale e di Pasqua, per chi non può essere presente, da parte del centro e da parte del parroco.

A Natale, con la collaborazione dei commercianti del luogo e del Centro Caritas, vengono donati “buoni-sconto” alimentari e non solo.

Vengono organizzati spostamenti gratuiti in macchina per andare al cinema, agli eventi culturali ed alle visite guidate proposte dal centro.

Si recita il rosario nelle case degli aderenti non più autosufficienti.

Si porta l’Eucaristia a chi non può partecipare alla Messa per motivi di malattia.





ACQUISTI NECESSARI AL NOSTRO CENTRO:

Stufe o impianti idonei di riscaldamento.
Video proiettore.
Stereo di buona qualità.
Cd musicali per balli internazionali e nazionali.
Computer.
Cucina.
Materiale vario per le attività e per la cucina.



SITI UTILI DI RIFERIMENTO, SU PASTORALE DELLA TERZA ETA’:




http://www.arcidiocesibaribitonto.it/curia/settore-laicato/ufficio-famiglia/materiale-scaricabile/schede-di-consultazione-per-gruppi-famiglia/Appunti%20per%20una%20Pastorale%20degli%20Anziani.pdf


http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/laity/documents/rc_pc_laity_doc_05021999_older-people_it.html





La responsabile parrocchiale

del centro Terza Età,

della Parrocchia di San Giuseppe


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 idea, nè come tematica, nè come attività, in parte o in tutto, se non dietro 
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di decidere a chi concedere tale diritto e l'uso successivo di tale progetto, ideato e portato avanti dal 2013 a fini devozionali e spirituali, senza scopo di lucro.

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1 GLI ANZIANI NELLA SACRA SCRITTURA
La giovinezza e i capelli neri sono un soffio ”, osserva Qoelet (11, 10). La Bibbia non si esime dal richiamare l'attenzione, talora con schietto realismo, sulla caducità della vita e sul tempo che scorre inesorabilmente: “ Vanità delle vanità [...] vanità delle vanità, tutto è vanità ” (Qo 1, 2): chi non conosce il severo ammonimento dell'antico Sapiente? Lo comprendiamo specialmente noi anziani, ammaestrati dall'esperienza.
Nonostante questo disincantato realismo, la Scrittura conserva una visione molto positiva del valore della vita. L'uomo resta sempre fatto a “ immagine di Dio ” (cfrGn 1, 26) ed ogni età ha la sua bellezza e i suoi compiti. L'età avanzata trova, anzi, nella parola di Dio una grande considerazione al punto che la longevità è vista come segno della benevolenza divina (cfr Gn 11, 10-32). Con Abramo, uomo di cui viene sottolineato il privilegio dell'anzianità, questa benevolenza assume il volto di una promessa: “ Farò di te un grande popolo e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e diventerai una benedizione. Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò ed in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra ” (Gn 12, 2-3). Accanto a lui c'è Sara, la donna che vede il proprio corpo invecchiare, ma che sperimenta nel limite della carne ormai sfiorita la potenza di Dio che supplisce all'umana insufficienza.
Anziano è Mosè, quando Dio gli affida la missione di far uscire il popolo eletto dall'Egitto. Le grandi opere che per mandato del Signore egli compie in favore di Israele non occupano gli anni della giovinezza, ma della vecchiaia. Tra altri esempi offerti da anziani, vorrei citare la vicenda di Tobi, il quale con umiltà e coraggio si impegna ad osservare la legge di Dio, ad aiutare i bisognosi, a sopportare con pazienza la cecità fino a sperimentare l'intervento risolutore dell'angelo di Dio (cfr Tb 3, 16-17); ed ancora quella di Eleazaro, il cui martirio è testimonianza di singolare generosità e fortezza (cfr 2 Mac 6, 18-31).

Anche il Nuovo Testamento, pervaso dalla luce di Cristo, annovera eloquenti figure di anziani. Il Vangelo di Luca si apre presentando una coppia di coniugi “ avanti negli anni ” (1, 7): Elisabetta e Zaccaria, genitori di Giovanni Battista. Verso di loro si rivolge la misericordia del Signore (cfr Lc 1, 5-25.39-79): a Zaccaria ormai vecchio viene annunciata la nascita di un figlio. Egli stesso lo sottolinea: “ Io sono vecchio e mia moglie è avanzata negli anni ” (Lc 1, 18). Durante la visita di Maria, l'anziana cugina Elisabetta, piena di Spirito Santo, esclama: “ Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo ” (Lc 1, 42) ed alla nascita di Giovanni Battista, Zaccaria intona l'inno del Benedictus. Ecco una mirabile coppia di anziani, pervasa da profondo spirito di preghiera.
Nel tempio di Gerusalemme Maria e Giuseppe, che vi hanno portato Gesù per offrirlo al Signore, o piuttosto, secondo la Legge, per riscattarlo come primogenito, incontrano il vecchio Simeone, che a lungo aveva atteso il Messia. Prendendo il Bambino tra le braccia, egli benedice Iddio e prorompe nel Nunc dimittis: “ Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace... ” (Lc 2, 29).
Accanto a lui troviamo Anna, vedova di ottantaquattro anni, frequentatrice assidua del Tempio, che nell'occasione ha la gioia di vedere Gesù. Nota l'Evangelista che “ si mise a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme ” (Lc 2, 38).
Anziano è Nicodemo, stimato componente del Sinedrio. Egli si reca di notte da Gesù per non dare nell'occhio. A lui il divin Maestro rivela di essere il Figlio di Dio, venuto a salvare il mondo (cfr Gv 3, 1-21). Ritroveremo Nicodemo al momento della sepoltura di Cristo, quando, portando una mistura di mirra e di aloe, vincerà la paura e si manifesterà come discepolo del Crocifisso (cfr Gv 19, 38-40). Quali confortanti testimonianze, queste! Ci ricordano come in ogni età il Signore chieda a ciascuno l'apporto dei propri talenti. Il servizio al Vangelo non è questione di età!
E che dire dell'anziano Pietro, chiamato a testimoniare la sua fede con il martirio? Gli aveva detto un giorno Gesù: “ Quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi ” (Gv 21, 18). Sono parole che, in quanto successore di Pietro, mi toccano da vicino e mi fanno sentire forte il bisogno di tendere le mani verso quelle di Cristo, in obbedienza al suo comando: “ Seguimi! ” (Gv 21, 19).

Il Salmo 92 [91], quasi sintetizzando le fulgide testimonianze di anziani che troviamo nella Bibbia, proclama: “ Il giusto fiorirà come palma, crescerà come cedro del Libano;... Nella vecchiaia daranno ancora frutti, saranno vegeti e rigogliosi, per annunziare quanto è retto il Signore ” (13, 15-16). E l'apostolo Paolo, facendo eco al Salmista, annota nella Lettera a Tito: “ I vecchi siano sobri, dignitosi, assennati, saldi nella fede, nell'amore e nella pazienza. Ugualmente le donne anziane si comportino in maniera degna dei credenti...; sappiano insegnare il bene, per formare le giovani all'amore del marito e dei figli ” (2, 2-5).

La vecchiaia, dunque, alla luce dell'insegnamento e nel lessico proprio della Bibbia, si propone come “ tempo favorevole ” per il compimento dell'umana avventura, e rientra nel disegno divino riguardo ad ogni uomo come tempo in cui tutto converge, perché egli possa meglio cogliere il senso della vita e raggiungere la “ sapienza del cuore ”. “ Vecchiaia veneranda — osserva il Libro della Sapienza — non è la longevità, né si calcola dal numero degli anni; ma la canizie per gli uomini sta nella sapienza; vera longevità è una vita senza macchia ” (4, 8-9). Essa costituisce la tappa definitiva della maturità umana ed è espressione della benedizione divina.

(Tutta questa parte è tratta da:


2 IL CARISMA DELL’ANZIANO

Quale apporto possono e devono dare alla comunità sia civile che religiosa gli anziani, tenendo conto anche del ricco contributo che ci proviene dalla Bibbia?

a) Anzitutto "rileggere" la propria vita con quel supplemento di saggezza che essi hanno acquisito col volgere degli anni.
Vedi il Sal 73: il giusto capisce che, nonostante le sue sofferenze o difficoltà, ha una sorte migliore dell'empio che in terra ha goduto di tanta prosperità.
Questa posizione di particolare dignità comporta per tutti l'obbligo di rendere onore all'anziano e alla sua sapienza: "Alzati davanti a chi ha i capelli bianchi, onora la persona dell'anziano e temi il tuo Dio. Io sono il Signore". (Lv 19,92)
L'apostolo Paolo prescrive a Timoteo: "Non riprendere duramente un uomo anziano, ma esortalo come fosse tuo padre; i più giovani come fratelli; le donne anziane come madri e le più giovani come sorelle, in tutta purezza" (1Tm 5, 1-2)
L'onore da rendere all'anziano è strettamente connesso al quarto comandamento: "Onora tuo padre e tua madre".

b) Poi il prezioso servizio di "consigliare".
Si legge in Sir 25: "Come si addice la sapienza dei vecchi, il discernimento e il consiglio alle persone eminenti".
Possiamo pensare quanto sia importante nella Bibbia il rapporto tra anziani e le giovani generazioni, a diversi livelli, ma con prospettive sostanzialmente identiche.
A livello genetico la continuità della vita dell'anziano nel giovane assicura il futuro, la sopravvivenza personale del padre nel figlio e la perpetuità della famiglia.
Noi occidentali usiamo il cognome, cioè il nome della famiglia, della razza, dell'etnia…, gli orientali indicano il riferimento immediato al proprio genitore: Isacco figlio di Abramo.
A livello carismatico la benedizione di Dio per sé e per gli altri, di cui è portatore il padre anziano, passando nel figlio, permette alla storia di Dio con il popolo eletto di essere storia di salvezza per tutta l'umanità. Ricorderete di ceto il comando del Signore all’ebreo: Quando tuo figlio ti chiederà il perché di quello che state facendo (la Pasqua, uscita dall’Egitto) tu gli dirai che Dio è stato con noi e3 ci ha liberato!”
A livello etico l'anziano che si propone come modello al giovane, assicura la continuità dell'identità più profonda di un popolo, quella culturale, religiosa e morale. Attraverso loro, i loro canti, le loro esperienze in epoche diverse, le loro vicenda di amore e di dolore non si perde un passato che unico permette di capire il presente.
Questo se la generazione nuova ha dei punti di riferimento etici nelle generazioni che la precedono.
Va ricordato purtroppo quando le cronache alle volte raccontano di persone anziane incapaci di gestire la propria vita attentano alla moralità delle giovani generazioni,, perfino tra le persone consacrate. E lo sapete bene tutti quanti. Ma questo avviene nonostante la consacrazione a Dio della propria vita, e trae la sua sorgente dall’umanità corrotta che comunque ci portiamo dietro.

c) Agli anziani compete anche un certo modo di pregare, trasformando i loro anni in un cantico di lode e di ringraziamento a Dio, datore di ogni bene e sorgente di ogni dono.

(Tutta questa parte è tratta da:

3 Tratto da:
http://www.arcidiocesibaribitonto.it/curia/settore-laicato/ufficio-famiglia/materiale-scaricabile/schede-di-consultazione-per-gruppi-famiglia/Appunti%20per%20una%20Pastorale%20degli%20Anziani.pdf
4 Testimonianza in famiglia (gli anziani sono la memoria storica per le generazioni più giovani; dove manca la memoria, mancano le radici per proiettarsi nel futuro).

5 Idea tratta dal centro “Colori della vita”, Lissone, MB, che suggerisce di usare questa presentazione per il progetto sulle passeggiate in gruppo:
Era un venditore di pillole che fanno passare la sete.
-Se ne prende una a settimana, e non si ha più bisogno di bere. E’ una grande economia di tempo, disse il venditore. Si risparmiano cinquantatrè minuti a settimana. -
Io, pensò il piccolo principe, se avessi cinquantatrè minuti da spendere, camminerei adagio adagio verso una fontana… -
(“Il piccolo principe”, Antoine de Saint-Exupéry)

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