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mercoledì 13 dicembre 2017

LA CUCCÌA DI SANTA LUCIA

Sperimentando ricette....


Lucia, nome che rimanda alla "luce" e al passaggio delle fasi solari, con particolare riferimento al solstizio d'inverno, in Sicilia non è solo una delle tre Sante più importanti (assieme a Santa Rosalia, a Palermo; e a Sant'Agata a Catania), ma è anche una festa gastronomica. La "cuccìa" la fa da padrona. Esistono due versioni, di questa ricetta: una, la tradizionale e più conosciuta, è quella in versione salata, sorta di minestra di legumi e cereali che vanno cotti insieme, in numero di 13, in onore al giorno festivo della Santa; un'altra è il dolce di grano con ricotta o con crema di latte, in uso oggi.
Ma com'è nata questa tradizione?
Narra la leggenda narra che, durante una terribile carestia, dietro invocazione alla Santa siracusana, alcune navi sbarcarono finalmente nel porto di Siracusa – o di Palermo, secondo altre versioni – portando un carico di grano, subito distribuito tra la gente affamata, la quale, per non perdere ancora del tempo per macinarlo e trasformarlo in farina e poi in pane o pasta, lo cucinò intero così com’era.
Per ringraziare la santa, ritenuta artefice del miracolo, il 13 dicembre (data storica della sua morte avvenuta a Siracusa nel 304) in molti comuni siciliani si mangia ancora rigorosamente la cuccìa, abolendo tassativamente per quel giorno pane e pasta come fu il giorno del miracolo leggendario.
La ricetta, nata dalle tradizioni povere contadine e dalla eco araba o russa, era eseguita in occasione delle feste importanti patronali oltre che il 13 dicembre. Per questa prelibatezza, si racimolavano tutti i rimasugli di ingredienti stagionati che si avevano nelle dispense di campagna, e dunque si faceva la "cuccìata", cioè la raccolta dei pezzettini, della minutaglia, delle più piccole cose, delle granaglie in cocci piccini, per fare un pasto finalmente ricco e abbondante, a differenza degli altri giorni. Ecco le due versioni.


CUCCÌA SALATA


INGREDIENTI
La ricetta della "cuccìa" salata prevede la preparazione di 13 ingredienti scelti tra legumi e cereali, dando la priorità a frumento oppure a mais, che devono essere, in proporzione, in quantitativo molto maggiore rispetto agli altri ingredienti.
Eccone un elenco: lenticchie, ceci, cicerchie. farro, fagioli, fave, grano saraceno, mais, orzo, lupini, riso, frumento, avena, e ancora carrube, piselli secchi, miglio, quinoa, sorgo, segale....
Si possono aggiungere anche castagne secche, patate...e tutto ciò che la dispensa di casa, in questo senso, permette di trovare.
PREPARAZIONE
Un paio di giorni prima di preparare la cuccìa, si ammollano 13 i legumi e i cereali da usare, cambiando l'acqua in base a necessità, una, due volte al giorno. Dopo macerati, cercando di rispettare i tempi di cottura dei vari ingredienti, si procede alla loro cottura con acqua, sale, e volendo aggiunta di odori come aglio, cipolla, sedano, foglie di lauro, ecc. La cottura era un tempo effettuata sul fuoco e in tegami di coccio, e per sua stessa natura richiede dunque di essere effettuata a fuoco lento anche per quattro, cinque ore di seguito, fino a che tutti gli ingredienti non risultano cotti e l'acqua assorbita quasi del tutto.
Pronti i tredici legumi e cereali, si impiatta il tutto in piccole zuppiere, condendo con un semplice filo d'olio.
La tradizione rifiuta l'accostamento di pane e pasta, ma, a piacere, si può mangiare la minestra con fette di pane abbrustolito e si può aggiungere una spolverata di grano grattugiato.


CUCCÌA DOLCE


INGREDIENTI
Da 400 gr a 600 gr di grano, oppure di mais
Altrettanti grammi di ricotta di pecora (400 gr o 600)
200 gr o più, secondo il proprio gradimento, di zucchero
A piacere: cannella, canditi, cioccolato fondente, pistacchi tritati, ecc.
PREPARAZIONE
Il grano o il mais vanno ammollati per più di un giorno, poi cotti per un tempo che può variare da due a otto ore. Amalgamare la ricotta con lo zucchero e gli altri ingredienti, unire il grano cotto o il mais e mettere in frigo fino al momento di servire.

La stessa ricetta può essere fatta amalgamando i cereali con crema al latte o con crema al cioccolato al posto della ricotta di pecora. La crema al latte può essere fatta con 500 ml di latte fresco, cotto con amido (50 gr) e 150 gr di zucchero; vaniglia, zeste del limone giallo. Per quella al cioccolato, si aggiunge il cioccolato fondente a scaglie, in abbondanza.

Articolo e ideazione della tematica trattata sono soggetti a Copyright © Tìndara Rasi
Immagini tratte da internet

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