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domenica 17 febbraio 2019

Copyright © Tindara Rasi

Prende in mano oggetti scompagnati 
– una pietra, una tegola rotta, due fiammiferi bruciati, il chiodo arrugginito del muro di fronte, la foglia entrata dalla finestra, le gocce che cadono dai vasi annaffiati, quel filo di paglia che ieri il vento portò sui tuoi capelli, –
 li prende 
e là nel suo cortile 
costruisce 
pressappoco 
un albero.
In questo “pressappoco” sta la poesia. 

La vedi?

Ghiannis Ritsos, La poesia delle cose

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