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venerdì 18 giugno 2021

 

SIAMO CITTADINI ATTIVI

di Tindara Rasi


Toc, toc… Una mano appare alla porta-spioncino, tramite la realtà aumentata stile NoApp. Bussa rispettosamente, come la regola del bon ton vuole, e chiede di entrare. Chi sarà? Un re delle favole con la corona? Un essere umano del mondo? Gli concediamo di entrare? Ma certo! Ha bussato, ha rispettato la prima regola del Mondo della Cortesia. Entra, manina, ti facciamo conoscere chi siamo e dove viviamo.

Ecco la nostra scuola. In essa, impariamo ogni giorno tantissime cose.

Per esempio, conosciamo le nostre emozioni. E i colori… anche i nostri… ricerchiamo nei pigmenti naturali il “carnicino” del nostro volto, conosciamo noi stessi che siamo le sfumature più belle del mondo. Conosciamo il nostro corpo umano, i sensi, il gusto, il cibo che consumiamo, lo zucchero e il sale, le energie che possediamo, quelle che spendiamo e quelle che doniamo.

E poi impariamo a stare in società. Il galateo sociale non è un cubo di Rubik: è la capacità di rispettare le regole del distanziamento con contatti che promuovono la salute umana e non la negligenza, con le mascherine e le visiere di protezione delle maestre, con lo studio giocoso e la conoscenza dei dispositivi anti-Covid per la sterilizzazione, la pulizia, l’ordine. Perchè stare bene “insieme” è più bello che stare insieme “slegati”, anche se è più faticoso. La metafora dell’astuccio personale: tanti colori ordinati messi dentro vicini e non alla rinfusa. O la metafora della fusaggine: striscia scura e spazio vitale distanziante, per creare l’armonia come i tasti del pianoforte, per creare musica e non rumore. Oppure la metafora di una margherita: tanti petali uniti, eleganti e felici, liberi ma adèsi. Con materiali propri della sfera tecnologica, osserviamo un fiore vero, un fiore di borragine viola; poi lo studiamo con video tramite cellulare; lo conserviamo in foto tramite QRcode; lo disegniamo con lo Spirograph. Cerchio uno, cerchio due… tre… quattro.. tanti… I am, You are, We are, The World is! Questo è l’insieme dei petali che siamo tutti noi! Questo è il bioma degli esseri umani sociali della nostra bolla. Il fiore lo ri-facciamo con polimateriali, con incastri, con la tecnica Wire Art, con Loose parts geometrici alla Kristen Meyer, con software grafici al computer. Creatività. Arte. Manipolazione. Tinkering a gogò. Processing. Coding. Problem solving...

Poi conosciamo la nostra identità nazionale attraverso personaggi e storie illustrate della nostra biblioteca. Una bella bandiera italiana, un personaggio italiano come Maria Montessori, le nostre feste nazionali e quelle personali, i gesti di ringraziamento e di dono per gli altri, i cappellini dei remigini e le pergamene, il carnevale, il Natale, il compleanno… leggiamo, e il cuore batte forte forte di emozione! A volte ne inventiamo qualcuna nostra, di storia, e dal concept iniziale, la concretizziamo anche in divertenti storyboard multipagine. Scriviamo la storia di noi-scuola con pittogrammi, coloriamo la nostra essenza su quadrottini Zentangle, pitturiamo i nostri ricordi e li fissiamo per l’eternità: ci piace così.

Ma il mondo non è fatto solo dagli esseri umani. Fuori e dentro l’aula c’è tanto da scoprire. Vogliamo conoscere il sole, la pioggia, gli alberi di platano, i frutti, il passaggio delle stagioni, le settimane del tempo e quelle dei cerchi ciclici di un albero… Troppe cose! Iniziamo da una. Ci dà lo spunto la cova di una colomba fuori dalla finestra: uova, colombini affamati nel nido, adulti che spiccano il volo verso i cornicioni della scuola. Ma il senso del nostro maturare ci arriva anche dalla semina nell’orto montessoriano in classeed è già primavera, è già estate. Nella natura c’è la stessa armonia regolativa: la fillotassi ce lo dimostra, la sequenza matematica, la spirale di Fibonacci, una mattinata in cerchio seguendo il metodo Kett, le lettere che compongono il nostro nome… tutto lascia una traccia di bellezza nel mondo e noi dobbiamo fare altrettanto, rispettando l’ambiente che ci circonda.

Per questo, dobbiamo volgere lo sguardo anche al nostro passato e conoscerlo come avventurosi archeologi che cercano reperti preziosissimi da consegnare al museo di Beni Culturali. Indiana Jones alla riscossa! E per questo dobbiamo volgere lo sguardo al futuro, fatto di STEM e tecnologie informatiche, usando bene ciò che il Digital Affordance ci propone. Non siamo automata, possiamo costruirli gli automata, e anche giocarci per divertimento in classe. Ma restiamo esseri umani del mondo, pronti ad attraversare i canali di una Marble Machine come biglie colorate, senza lasciarci intrappolare da mode effimere, imparando i fondamenti della Media Literacy buona e funzionale, illuminando il circuito virtuoso dell’umanità responsabile di oggi e di domani…. La nostra luce interiore, i nostri piccoli semi di bontà e di civiltà universale, li vedete già.

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Bussano alla porta dei vostri PC e dei vostri cellulari, questi piccoli alunni. Sono fieri e meravigliosi cittadini del mondo. Rispettano le regole. Contribuiscono alla pace, sparpagliando gentilezza. Fateli entrare Statene certi, non ve ne pentirete!


Original by

Tìndara Rasi


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