COMPLESSITA'
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Ascoltando affacciati dalla finestra di casa
La "Via Crucis diocesana dei giovani" della Diocesi di Grosseto, prevista per la serata del 16 marzo, ha rischiato di subire variazioni, viste le condizioni meteorologiche instabili. Con un breve comunicato è stato dunque previdentemente predisposto il percorso alternativo: il progetto iniziale, che prevedeva lo snodarsi dalla parrocchia dell'Addolorata fino alla chiesa del San Giuseppe di via Sauro, in caso di effettivo maltempo sarebbe stato tramutato in semplici tappe virtuali all'interno della parrocchia Addolorata. Invece il tempo è stato clemente. Dalle 09.00 di sera, orario di partenza dall'Addolorata, il vescovo Rodolfo Cetoloni, le famiglie, i ragazzi, e i loro sacerdoti e catechisti accompagnatori, hanno dunque girato per le strade, tappa dopo tappa, scortati dalle macchine dei Carabinieri e dagli Agenti di Polizia Municipale.
Il titolo scelto per la serata di preghiera è stato un indicato e azzeccato "Complessità". Dagli altoparlanti hanno risuonato lungo le vie del capoluogo Laudamus domine e preghiere scelte, inframmezzati da riflessioni emozionanti, queste ultime scritte da credenti e atei che per settimane hanno lavorato insieme, in atteggiamento di reciproco ascolto riguardo le rispettive tèchne, e facendo proprio il motto "we talk together" del sinodo giovani 1018.
Verso le 11 di sera i ragazzi sono giunti sul sagrato della parrocchia di San Giuseppe, completando la Via Crucis sotto una pioggerellina leggera che ha benedetto il loro pregare sul finale. Il vescovo, riprendendo le parole "Chi sei tu? Chi sono io?" ha evidenziato a quel punto come il camminare con la croce in mano, passata da parrocchia a parrocchia, dai gruppi Scout alla Gifra, da giovani e giovanissimi, sia stato un modo per puntare lo sguardo a Lui, segno per noi anche da moribondo. Quando la storia superò la morte con la risurrezione, gli apostoli vollero comunque raccontare la crocifissione come fosse un dono. "La Parola di Dio ci aiuta a guardare quello che è difficile guardare - ha commentato Cetoloni, incoraggiando nel contempo i ragazzi a leggere con assiduità il Vangelo, che ce lo narra. - Perchè dunque la croce di Gesù? ... Perchè in quell'occasione il Figlio di Dio è diventato uno di noi, e noi ora possiamo chiamarlo Babbo, Papà. Quanto vale essere figli di Dio! Il chicco di grano che muore, porta molto frutto.... schiacciato dalle ingiustizie, dà frutto. E ci dice: Chi vuole essere mio discepolo, faccia la stessa strada. ....Stasera l'abbiamo fatta."
I ragazzi si sono salutati con la recita della Preghiera dei giovani per il sinodo 2018:
La processione e la piazza della chiesa San Giuseppe è stata controllata e monitorata fino all'ultimo dalle Forze dell'Ordine che hanno mantenuto le postazioni con il dispiegamento di mezzi e di personale in funzione per tale servizio.
I ragazzi si sono salutati con la recita della Preghiera dei giovani per il sinodo 2018:
Signore Gesù,
la tua Chiesa volge lo sguardo ai giovani.
Oso dirti che vorrei prendere sul serio la mia vita
e che ci terrei molto ad avere un cuore libero.
La lotta per non cedere alle semplici comodità
e per mirare a cose più vere e profonde mi costa, ma mi rende felice.
Vorrei una felicità autentica, aperta ai grandi sogni e mai tenuta solo per me.
Ti chiedo di essermi vicino, di farmi forte nella tentazione.
Guardo alla vicenda del discepolo amato
e alla sua sete di verità che è anche la mia.
Signore, ti prometto che ci proverò sul serio.
Chiarirò a me stesso
da dove nasce questa mia sete.
Sarò anch’io sotto la Croce.
Sarò anch’io in mezzo al mare dove tutti dicono
che non si pesca nulla in questa notte nera.
Signore, piacerebbe anche a me urlare a tutto il mondo,
riferendomi a teche ci vieni incontro sulle acque: “è il Signore!”
Infine vorrei tanto ospitare tua Madre,
come ha fatto Giovanni, ricevendola in dono da Te.
Signore, per questi miei propositi e per l’amore che mi lega a Te,
mio e nostro Salvatore, ti prego: ascoltami!
La processione e la piazza della chiesa San Giuseppe è stata controllata e monitorata fino all'ultimo dalle Forze dell'Ordine che hanno mantenuto le postazioni con il dispiegamento di mezzi e di personale in funzione per tale servizio.
La Pastorale Giovanile diocesana di Grosseto rinnova l'appuntamento al prossimo anno.
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