domenica 3 aprile 2016


RUOLI  ATTANZIALI

E

QUADRATI DI VERIDIZIONE


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"L'attante non è definito in maniera ontologica, rispondendo alla domanda 'Chi (o che cosa) è?', bensì in maniera relazionale o funzionale, rispondendo alla domanda 'Che cosa fa?'. Si intende che l'attante può essere umano o non umano, compiere un'azione direttamente o indirettamente (per mezzo di delegati), e in forma attiva o passiva (subendo l'azione altrui)."
Nell'ambito della sceneggiatura un attante è un elemento che vale per il posto che occupa nella narrazione e per il contributo che dà a portarla avanti:
“Qui […] non si esamina il personaggio né in termini fenomenologici (il carattere e i comportamenti quali man mano si esprimono), né in termini formali (la classe di atteggiamenti e di azioni espresse), bensì si mettono in luce i nessi strutturali e logici che lo legano ad altre unità"[4] 
4^ Casetti, Francesco e Di Chio, Federico, Analisi del film, Bompiani, Milano,1990, p. 176.

Tratto da:  https://it.wikipedia.org/wiki/Attante

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