venerdì 19 marzo 2021

 

IL COMPAGNO DEI TAGLIALEGNA


I

Nel bosco, qua e là, lombardi

sono taciti al lavoro.

Dall'alba s'ode sino a tardi

sci e sci e sci e sci...

E` oltre mare l'Alpe loro,

mare, donde nasce il dì.

II

A due a due: l'uno tra il vento,

l'altro, inginocchiato in faccia.

Da basso il vecchio bianco e scento,

in alto la gioventù.

E forza con le forti braccia!

Su e giù, e su e giù.

III

Con loro c'è il pittiere solo,

ora in terra, ora sul ramo.

Fa un salto, un frullo, un giro, un volo;

molleggia, più qui, più lì:

e fa sentire il suo richiamo

tra quel sci e sci e sci...

IV

Il Santo aveva da piombare

un bel toppo di cipresso.

Maria restava al focolare

che dava latte a Gesù.

Ora il pittiere era li presso.

Disse il Santo: - Vien qui tu! -

V

Tuffò la spugna il Santo, ed ecco

tinse di sinopia il filo.

- Un capo tieni tu col becco -

disse al pittiere: - costì! -

Maria non più dal dolce asilo

ora udiva sci... sci... sci...

VI

E' sdipanava col girello,

zitto, il filo per la trave.

L'aveva teso già bel bello,

stava per batterlo su...

Ma ecco si sentì: AVE!

Era Maria con Gesù.

VII

Il pittiere si voltò netto...

Torto venne il segno rosso.

La spugna gli gettò nel petto

San Giuseppe; e fu così

che, diventato pettirosso,

quando sente sci... sci... sci...

VIII

vien sempre, gira intorno al toppo,

guarda e frulla, guarda e vola;

ma ora non s'accosta troppo,

ch'ora non si fida più:

e col suo canto ti consola,

povera esule tribù!


-- Da "Canti di Castelvecchio", di Giovanni Pascoli --

Nessun commento:

Posta un commento