sabato 24 novembre 2018

LA PREGHIERA SOSPESA


Sta per essere dedicata una nuova chiesa, in città.

Ed io non credo che ci andrò, ma potrei andarci un giorno, magari un giorno anonimo, uno senza sguardi e senza ressa, senza pigia pigia e senza distrazioni. Ci voglio andare per fare una cosa che spesso faccio quando vado in chiesa, e che, a maggior ragione, sarà bello fare in una chiesa "nuova": la preghiera sospesa.
Non è nulla di che, solo il "caffè sospeso" di campana memoria. Si entra in un bar e si paga un caffè senza berlo, lasciandolo gratis per il cliente prossimo che entrerà lì. Una sosta in chiesa, al centro della navata (come "cherubini [posti] nel mezzo della sala interna", 1Re 6,27), pregando per chi verrà dopo, per chi entrerà un momento dopo, un'ora dopo, un giorno dopo.  Un "prossimo" che non mi è dato sapere. Nelle chiese e nelle cappellette di periferia, quelle dove non ci va quasi mai nessuno, è ancora più donativo, perchè potrebbe passare anche una settimana, un mese, prima che qualcuno ci rimetta piede. La preghiera affiora alle labbra e sale, pronunciata per altri, aleggia sospesa tra quelle navate, tra le volte sacre, e resta lì, in attesa. Entrerà qualcuno in cerca di Dio o di arte, e troverà parole sospese sopra sè, pronte a lanciarsi al cielo prima ancora che vengano di nuovo pronunciate davvero. 
Questo momento di orazione mi piace "lasciarlo" per i miei figli, per mio marito. Ma chissà se arriverà a loro o a qualche altro; e non importa a chi, mi importa in realtà  per Chi. Parlo a Lui; poi la riconsegnerà Lui a chi vorrà, e quando vorrà, e se vorrà.
Andrò nella chiesa nuova e pregherò per questo "prossimo" che non so, anche lì.
"Ascolta la supplica del tuo servo e del tuo popolo Israele, quando pregheranno in questo luogo. Ascoltali nel luogo della tua dimora, in cielo; ascolta e perdona" (1Re 8,30).
"Anche lo straniero, che non è del tuo popolo Israele, se viene da una terra lontana a causa del tuo nome, perchè si sentirà parlare del tuo grande nome, della tua mano potente e del tuo braccio teso, se egli viene a pregare in questo tempio, tu ascolta nel cielo, luogo della tua dimora, e fa' tutto quello per cui ti avrà invocato lo straniero, perchè tutti i popoli della terra conoscano il tuo nome, ti temano come il tuo popolo Israele e sappiano che il tuo nome è stato invocato su questo tempio che io ho costruito" (1Re 8,41).
La caffettiera col caffè sbuffa, il caffè è pronto: versalo, Signore nella tazza che vuoi Tu.

Copyright © Tindara Rasi

Nessun commento:

Posta un commento